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05/11/2015 13:19:47

La Norvegia dice addio alla caccia alle Foche!

La svolta storica non e' una di tipo etico ma e' dovuta al venir meno dei sussidi statali, pari a 1,42 milioni di euro, che ogni anno lo stato norvegese concedeva ai pescatori per preservare questa tradizione. Incalzato dalla comunita' internazionale e dalle proteste delle Associazioni Animaliste e Ambientaliste, anche l'ultimo paese europeo ha dunque deciso di mollare il sostegno a questa pratica brutale, non vietandola espressamente ma di fatto condannandola all'estinzione.

Pur facendo geograficamente parte del continente europeo, la Norvegia non e' membro dell'UE e aveva quindi potuto continuare indisturbata in questa mattanza anche dopo che nel 2010 il Parlamento Europeo aveva messo al bando i prodotti derivanti dalle foche. Tuttavia, la perdita del principale mercato di esportazione aveva gia' assestato un duro colpo al sistema, che negli ultimi anni si reggeva proprio sui sussidi, pari a circa 130 euro per foca uccisa e in grado di garantire addirittura l'80% degli introiti dei pescatori.

Dopo che lo scorso dicembre il Parlamento norvegese ha deciso di abolire questi sussidi, e' diventato proibitivo tenere in mare le navi, tanto che quest'anno una sola nave e' partita dal porto di Tromso a caccia di foche, per quella che e' stata definita l'ultima battuta di caccia in Norvegia.

Il capitano, in mare da oltre 40 anni a caccia di foche, ha dichiarato di essere partito anche quest'anno mosso dallo spirito di voler conservare la tradizione ma che senza i sussidi statali questa attivita' - che un tempo impiegava fino a 40 navi - non e' piu' profittevole e anche per lui non c'e' quindi piu' alcun motivo di portarla avanti.

Anche in Canada la caccia alle foche e' in forte crisi a causa della tenace opposizione delle Associazioni Animaliste e Ambientaliste e del crollo del mercato, tenuto conto che la vendita di pelli di foca e' vietata anche negli USA e i produttori che le acquistano sono sempre meno, anche per via delle campagne di sensibilizzazione, che fanno leva sulla violenza e crudelta' di questo tipo di caccia.

Ad essere uccisi sono soprattutto i cuccioli e in Canada, per giunta, si adopera ancora il metodo tradizionale, molto cruento: le foche sono uccise a colpi di bastone, per non rovinarne la candida pelle.

Per tutti questi motivi, negli ultimi anni il numero di foche uccise nella caccia commerciale e' sensibilmente calato e il settore sembra sempre piu' precipitare in una spirale di crisi irreversibile.
In Europa purtroppo e' ancora consentita la vendita delle pelli ottenute con la caccia tradizionale di sussistenza da parte delle popolazioni autoctone (gli Inuit in Canada e Groenlandia) ma si tratta per fortuna di un'ipotesi del tutto marginale: con i 2 principali mercati mondiali preclusi, la decisione norvegese conferma che la caccia alle foche si sta inesorabilmente avviando verso il tramonto!